Ci muoviamo in quel poco di tempo
evaporato da ruderi che non sono più riusciti a trattenerlo
e che ora scivola, freddo, in cerca di un appiglio
su pareti troppo lisce
e penetra nelle nostre anime stropicciate.
evaporato da ruderi che non sono più riusciti a trattenerlo
e che ora scivola, freddo, in cerca di un appiglio
su pareti troppo lisce
e penetra nelle nostre anime stropicciate.
Non lo senti mai urtarti dentro,
insinuarsi in ogni piega,
frugare tra i tuoi pensieri e mischiarli?
insinuarsi in ogni piega,
frugare tra i tuoi pensieri e mischiarli?
Tastare speranze sepolte
dentro a lacrime dimenticate
e sfiorandole con artigli gentili,
infrangerle,
senza intenzione,
lasciandoti colma di emorragie
invisibili e insanabili?
dentro a lacrime dimenticate
e sfiorandole con artigli gentili,
infrangerle,
senza intenzione,
lasciandoti colma di emorragie
invisibili e insanabili?
O mentre si agita inquieto
dietro agli occhi
tanto da farti desiderare
di affondare le mani nel corpo
per placarlo,
mentre ti opprime,
fino a farti gridare?
A volte mi sono voltata di scatto
con il terrore che le cose
sincronizzandosi
cadessero in briciole.
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