Sto ancora pensando al blu e al vuoto.
Ho di fronte a me una cartolina di Ronchamp, fissa come un ricordo, all'angolo di un poster del Modulor di Le Corbusier.
Il cielo al di sopra della costruzione è uniformemente blu come in quasi tutte le cartoline. Credo si avvicini al tuo blu egeo. Si stende in lontananza, molto al di la della chiesa, pieno di possibilità.
Come disse Peter Lanyon dalla sua prospettiva di pilota :
"L'aria è un mondo estremamente definitivo per l'azione, complesso ed esigente come quello del mare"
Dal blu i miei pensieri si sono lentamente mossi verso il nero - sei stato tu a dire che il mio innocente rosso carmino avrebbe potuto diventare nero - ma invece che ad un nero puro, ho cercato di arrivare ad un colore, un nero impuro, per definire l'oscurità e gli strati di significato che ha questa parola.
Ho cominciato a giocare con le parole.
Ho preso un dizionario Inglese/spagnolo è ho trovato "oscuridad", poi dallo spagnolo sono arrivato al tedesco "dunkelheit", e dal tedesco al francese "oscurité".
E se la parola "darkness" fosse trascinato attraverso tutte le lingue del mondo, traducendola da una all'altra, in tondo, fino a ritornare all'inglese? Mi chiedo se mi ritroverei ancora con la stessa parola.
Mentre cercavo un modo per rappresentare questa idea mi è arrivata la registrazione del tuo discorso al MACBA e quando l'ho guardata tu hai cominciato a parlare delle grotte di Chauvet e dei disegni parietali di animali che vi sono stati ritrovati, di come, per preservarli, saranno sigillati di nuovo nell'oscurità in cui hanno atteso così a lungo.
…
E' strano pensare ad un gufo dipinto che siede nell'oscurità e strana è la coincidenza di sentirti dire "non abbiamo parole per questa oscurità, così strettamente connessa alla luce"
…
Ho fatto per te questo piccolo libro, combinando quattro tipi di oscurità… Se questa sequenza potesse attraversare le lingue del mondo, forse da qualche parte potremo trovare le parole per quella tua oscurità.
Ho di fronte a me una cartolina di Ronchamp, fissa come un ricordo, all'angolo di un poster del Modulor di Le Corbusier.
Il cielo al di sopra della costruzione è uniformemente blu come in quasi tutte le cartoline. Credo si avvicini al tuo blu egeo. Si stende in lontananza, molto al di la della chiesa, pieno di possibilità.
Come disse Peter Lanyon dalla sua prospettiva di pilota :
"L'aria è un mondo estremamente definitivo per l'azione, complesso ed esigente come quello del mare"
Dal blu i miei pensieri si sono lentamente mossi verso il nero - sei stato tu a dire che il mio innocente rosso carmino avrebbe potuto diventare nero - ma invece che ad un nero puro, ho cercato di arrivare ad un colore, un nero impuro, per definire l'oscurità e gli strati di significato che ha questa parola.
Ho cominciato a giocare con le parole.
Ho preso un dizionario Inglese/spagnolo è ho trovato "oscuridad", poi dallo spagnolo sono arrivato al tedesco "dunkelheit", e dal tedesco al francese "oscurité".
E se la parola "darkness" fosse trascinato attraverso tutte le lingue del mondo, traducendola da una all'altra, in tondo, fino a ritornare all'inglese? Mi chiedo se mi ritroverei ancora con la stessa parola.
Mentre cercavo un modo per rappresentare questa idea mi è arrivata la registrazione del tuo discorso al MACBA e quando l'ho guardata tu hai cominciato a parlare delle grotte di Chauvet e dei disegni parietali di animali che vi sono stati ritrovati, di come, per preservarli, saranno sigillati di nuovo nell'oscurità in cui hanno atteso così a lungo.
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E' strano pensare ad un gufo dipinto che siede nell'oscurità e strana è la coincidenza di sentirti dire "non abbiamo parole per questa oscurità, così strettamente connessa alla luce"
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Ho fatto per te questo piccolo libro, combinando quattro tipi di oscurità… Se questa sequenza potesse attraversare le lingue del mondo, forse da qualche parte potremo trovare le parole per quella tua oscurità.
J.C.
J. Berger , J. Christie - I send you this cadmuinm red
Actar - Barcellona
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