materia



>9.5.1999:
La tua lettera sul giallo zafferano mi ha fatto ripensare alle sostanze, ai colore e alla materia di cui abbiamo parlato fino ad ora definendo quali abbiano o meno una consistenza. Questo libro è ciò che ne è venuto fuori.

Ho schematizzato una piccola lista delle cose di cui parlavi nell'ultima lettere aggiungendone poi altre, e tutte sembrano portare verso la luce.
...
Mentre mi sono accontentato di includere un foto per quanto riguarda la piccola pietra triangolare (pirite?), per quanto riguarda la ruggine ho voluto usare un campione vero (sostanza ndt), valutabile solo se nella sua realtà, come l'oro, ma anche alcune macchie di ruggine (colore ndt).

Tu hai trasformato per me la vernice giapponese da oro in miele, io ho preso la tua parola e l'ho imprigionata nel colore come in un ambra.





J.C.

>13.5.1999:
John il tuo ultimo libro è splendido, una sorta di esultante libro da eremita, colmo di parole non dette e di tracce così eloquenti...

ti ringrazio
come della notte che scende,
come l'alba che la spezza,
con tutto il mio affetto.

Ti ho mandato, non so perché, tre poesie insonni.

J.B.

>14.5.1999:
Ora credo di sapere perché ti ho faxato quelle tre poesie.

L'ho fatto perché volevo reagire immediatamente, velocemente, al tuo libro.

Ho preso le poesie, scritte di recente, e in differenti circostanze, poiché rivelano (ora posso vederlo) che il soggetto della nostra corrispondenza - l'oscurità, la luce, le pagine, i colori, le pietre e i corpi - giacciono, come in quel caso, impliciti e così in molte delle nostre disperazioni come nelle speranze, nelle nostre inquietudini e negli occasionali attimi di calma.
...
Il colore e il nostro bisogno di colore sono ovunque, anche nei contorni di un disegno in bianco e nero.

J.B.

J. Berger , J. Christie - I send you this cadmuinm red
Actar - Barcellona

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