E' il colore di panetti simili a gemme di lapislazuli
che nelle estati giapponesi si frantumano nelle informali ed affettuose
sfumature delle stoffe di cotone.
Profondo, persistente, vivido, emerge dalle vasche perennemente agitate
da uomini la cui pelle rimane inesorabilemnte tinta. Nomade e operoso,
avvolge gli uomini blu del deserto sahariano a proteggerli dal sole.
Alchemico e difficoltoso, nasce giallo per diventare verde prima di
virare al blu e infine fissarsi in un indelebile viola, profondo e
scurissimo.
Una blu notte che dagli antichi imperi egizi, greci e romani, si è
diluito in tinture successive fino all'azzurro tenue dei nostri blue
jeans.
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