il giallo dell'Imperatore

La città proibita - Zhang Yimou
Il giallo in Cina è il colore dell'Imperatore, poichè si pone al centro dell'Universo, come il sole è al centro del cielo. A lui è riservato e da questa attribuzione deriva i suoi significati di  potere, sacralità, ricchezza e successo. Giallo è il nord e le fonti da cui sgorgano le acque, l'essenza dello yin e il sangue del drago causa prima del mondo. 

E come in molte altre culture, si corrompe non appena si allontana dalla propria fonte. Nei visi dipinti dell'Opera di Pechino diventa il segno dell'invidia, allo stesso modo in cui nella cultura cristiana, sempre più livido e solforoso, da luce solare e divina si trasforma nella luciferina, intellettuale sfida alla rassegnazione dinnanzi alle cose inevitabili… 

Anche quando vorrebbe essere il nome della luce, il giallo si tradisce nella mancanza di tepore e di leggerezza. Un colore alchemico e maschile che aspira a chiarificarsi in un irraggiungibile bianco accecante, continuamente macchiato dalla sua stessa decadenza. Il contrario dell’immortalità dell'oro.

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