blu



>8.4.1997:
Sono partito dall'osservazione di Matisse secondo cui "un metro quadro di blu è più blu di un centimetro quadrato dello stesso blu" è ho realizzato un altro piccolo libro per te. Un libro molto più leggero questa volta, meno di due tonnellate, e con dentro probabilmente una parte di cielo.

Non ho mai pensato al blu come ad un colore fragile forse perché penso sempre al blu carico associato a Yves Klein, quel blu, " il vero blu, il blu delle profondità più blu dello spazio".

L'internazionale Klein Blue è un colore piuttosto difficile da campionare (quello originale usa una mistura di etere e petrolio per legare i pigmenti). Ho provato con bombolette spray e acquerelli ma il più vicino che ho potuto trovare è quello di questa carta gommata. Gli unici riferimenti a mia disposizione erano riproduzioni su riviste e libri, e anche quelli in ogni caso variavano da pagina a pagina.

In confronto l'ultramarino della mia scatola di acquerelli diventa un colore fragile, forse per la profondità che gli deriva dall'essere trasparente.

Il suo monocromatico blu, che tanto amo, ha per me la consistenza di un oggetto. Il colore è così denso in quelle opere che invece di suggerire l'atmosfera, il cielo, o il vuoto infinito sembrano dire che se cadessi dentro di loro rimarresti in trappola senza poter respirare stretto e soffocato dalla polvere dei pigmenti.

Non credo fosse quello il colore che Yuri Gagarin, guardando giù verso la terra dalla sua capsula, vide e per cui disse "la terra è di un bellissimo blu"

Il blu di Yves Klein è molto simile al blu delle blue room usate nelle preparazione di film e video ... (ossia è un colore innaturale ndr) ho lavorato in studi dove le pareti e i pavimenti erano dipinti di questo blu carico, centinaia di metri quadrati di colore e di nuovo non ho mai provato la sensazione di essere in uno spazio vuoto in cui librarmi, piuttosto il contrario.

Mi è capitato di vedere cieli di quel colore, o così mi è parso al momento, in Africa, ma lì il blu aveva una profondità infinita.

Non è chiedere troppo al solo colore, non sovrapposto in strati trasparenti ma steso su una superficie piatta, di essere altro che finito?
J.C.



>13.4.1997:
Oggi ho cercato di rispondere al tuo blu solo con le parole, senza colore.

Si, il blu di Klein è denso, il colore di un oggetti, non uno spazio. E' cosi denso che direi che accusa. Accusa di qualsiasi altra cosa tranne il fatto che il blue è stato eliminato cosa che in qualche modo sente invece come una colpa dello spettatore.

Per dirla in altri termini, forse il blu di Klein è un colore paranoico. In particolare quando è più scuro. La sua versione più chiara è meno accusatrice, ma non concede pace, critica in continuazione.

Un blu aereo e non denso è quello che io chiamo Blu Egeo. E' il blu della croce sulla bandiera greca. Il blu chiaro di Klein borbotta perché non ha profondità ed è fragile come quello di cina. Il blu egeo è profondo e assolutamente indifferente.
...
Il blu è triste, il blu è memoria e nostalgia ma anche sfrontatezza e impudenza. Questo è ciò che amo di questo colore. Il più costoso dei colori. il blu è un prezzo.

Non uno pubblico. Un intimo prezzo. Il blu dice assurdamente e oltraggiosamente: io sono tuo o tu mio. E nessun altro colore può giudicarci.

Nessun semplice colore può giudicare uno così prezioso.
J.B.
J. Berger , J. Christie - I send you this cadmuinm red
Actar - Barcellona
 

Commenti